Arrivano gli uomini
Ritorno alle canzoni d’amore: nessun brano colpisce in modo particolare, ma il disco è il suo momento più onesto e sobrio degli anni ’90.
Radio 1 Sessions
Registrazioni ’76 e ’77.
Black Love
Un altro a disco a tema sulle relazioni tra le persone. Può sembrare una variante "hard boiled" di Gentlemen ma ha l’ottima scusa della qualità dei suoi pezzi: Crime Scene Pt. I, Honky’s Ladder, Going To Town, My Enemy, Double…
The Week Never Starts Round Here
Il duo scozzese è ancora crisalide, il debutto un feto triste e scheletrico. Già è inconfondibile, tuttavia, il bricolage elettronico/acustico da pub all’ora di chiusura. Western fantasma (I Work In A Saloon), stornelli celtici (General Plea For A Girflriend), odi…
VI: Return Of The Real
Ormai star di Hollywood (Johnny Mnemonic, Who’s The Man?, Surviving The Game, Tank Girl) e sempre in carriera con i Body Count (Born Dead, Virgin, 1994, &Stelle=1;), Ice torna ad incidere da solo in un’atmosfera ormai riconducibile alla routine, entrando…
Cypress Hill III: Temple Of Boom
Un passo indietro, anzi due. La qualità delle canzoni è in calo, benché Killafornia e Throw You Set In The Air siano da aggiungere alla lista d’eccellenza, e il suono si va sfilacciando. Colpa dei sempre più frequenti impegni esterni…
Best Of The Beast
È la prima raccolta del gruppo e copre l’intera carriera. Un buon modo per concedere a Steve Harris, abile anche come manager, di cercare nuove soluzioni per ritornare ai vertici.
All Set
A vent’anni dalla loro prima esibizione live, i Buzzcocks rialzano la testa pubblicando il migliore dei loro album post-reunion. Una produzione spartana ma efficace, opera di Neill King, «veste» tredici brani di buon rock chitarristico che assicurano alla band un…
1996 Adesso!
Album dal vivo registrato durante il tour seguito alla pubblicazione di Sempre più vicini.
Trailer Park
Il vero debutto in società della Orton sintetizza in forma originale le sue precedenti frequentazioni della scena dance con l’impronta cantautorale di un Martyn o di un Nick Drake: nascono così ipnotiche ballate electro folk come She Cries Your Name…
Walking Wounded
Stavolta il calderone si chiama trip-hop e gli Everything But The Girl vi si gettano smussandone i toni e rispettando la forma canzone. Un esperimento riuscito solo a metà, anche se alcuni brani sono tentativi non disprezzabili di accostarsi a…
The Sound In Of Way Out!
Poco più di 35′ a base di versioni strumentali dei pezzi lounge che punteggiano Check Your Head e Ill Communication, con un paio di inediti. Il regno di Money Mark.
MTV Unplugged
Gli Alice In Chains replicano quanto già fatto dai Nirvana. Anche se la maggior parte delle canzoni viene da Sap e Jar Of Flies, che "unplugged" erano già in origine, il concerto per MTV risulta lo stesso affascinante, nonostante Staley…
Parigi-Lisbona
Non Disponibile
Gioia e rivoluzione
Non Disponibile
In diretta dal sole
Dopo centinaia di concerti in ogni parte d’Italia, un album dal vivo per fissarne su disco suoni e sensazioni. Le canzoni degli ultimi due lavori in studio fanno la parte del leone ma non mancano classici del periodo anglofono come…
Myra Lee
Canzoni semplici cantate con una voce che non si dimentica. L’album d’esordio della ventiquattrenne Chan Marshall, questo il vero nome della cantante, è permeato di malinconia e spazia da episodi semi-acustici come Enough a brani di classico rock chitarristico come…
Il dado
Dopo avere firmato la colonna sonora di Cuori al verde di Giuseppe Piccioni, Silvestri, a cui la complessità non giova, si imbarca nella realizzazione del terzo album, un progetto ambizioso sulla doppia distanza che finisce col fargli più male che…
More Joy, Less Shame
Ani spezza un altro tabù del folk establishment, sottoponendo le sue canzoni alla centrifuga dei remix: dei sei pezzi in scaletta, quattro sono versioni dance e destrutturate di Joyful Girl (dal disco precedente), con l’aggiunta di un remix di Shameless…
Recovering The Satellites
Un album più aspro, con qualche tentativo di irrobustire il repertorio rock grazie anche alla produzione di Gil Norton, ex produttore dei Pixies. Il marchio di fabbrica del gruppo rimangono le ballate, anche se ogni tanto le soluzioni melodiche, come…
Razorblade Suitcase
A chi maliziosamente insinua che i Bush abbiano voluto Steve Albini in consolle perché ha prodotto In Utero dei Nirvana, Rossdale risponde citando Surfer Rosa dei Pixies. Persino il grafico, Vaughan Oliver, è lo stesso che firmava le copertine dei…
Dilate
Ani è cambiata: non tanto nel linguaggio crudo ed esplicito (un sonoro "fuck you" incornicia il refrain di Untouchable Face, mentre Superhero e Napoleon riprendono il filo del discorso sul tema di ego e corruzione mercantile), quanto nella spregiudicatezza musicale.…
Mark III — The Final Concerts
Registrazioni dell’aprile 1975.
Concerto Teatro Uomo
Non Disponibile
Dove l’arcobaleno arriva
Ritorno inaspettato e poco considerato, con un disco onesto e solare, ancora una volta costruito vagheggiando il Brasile e favole moderne.
Hotel Paura e altre storie
Non Disponibile
All This Useless Beauty
Ribaltando, parzialmente, il concetto di Kojak Variety, McManus si riappropria di alcune canzoni scritte con o per altri artisti (McCartney, Aimee Mann, Roger McGuinn, la cantante folk June Tabor) e completa il quadro con alcuni inediti. Un disco elegante, suonato…
Cruisin’ The Drive-In
Non Disponibile
Crash
Sempre insieme a Lillywhite, sempre lo stesso magma sonoro, che in studio non rende giustizia alla vocazione del gruppo, tentando di contenerne le improvvisazioni, la tendenza a fare del mood il fattore fondamentale rispetto alla melodia.
O Corpo Sutil — The Subtle Body
Lindsay si arrende alle radici brasiliane e all’influenza del Tropicalismo. Niente rumorismo e dissonanze, qui prevalgono un approccio gentile e suoni acustici. La voce del protagonista canta in inglese e portoghese, e i musicisti coinvolti sono artisti spiritualmente affini a…