Un’antologia dei primi anni solistici nel segno del blues, con la (relativa) chicca di 4 fra outtake e alternate.
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Exit
Riconquistata dal pop? Apparentemente sì. Più serena e ben disposta del solito, coglie anche l’occasione di affacciarsi nella "heavy rotation" della videomusica grazie al duetto con Skye Edwards dei Morcheeba in Open Your Eyes.
Comincia anche a collaborare con l’aspirante erede di Battiato, Morgan dei Bluvertigo.
Endless Harmony
Non Disponibile
Philophobia
Brumoso ed ellittico, la cifra stilistica principe degli Arab Strap: le pacate scansioni della drum machine, gli arpeggi chitarristici di Malcolm Middleton e la spoglia intonazione di Aidan Moffat, crooner porno per chilometri di confessioni intime da fondo del bicchiere o di un’intera esistenza, nei 13 episodi in cui è diviso questo esplicito diario sentimentale.
L’anno dopo ai concerti viene venduto Mad For Sadness (1999), un live in edizione limitata registrato a Londra alla fine del 1998.
No Substance
Con Graffin che insegna all’università il complesso potrebbe serenamente abdicare ma non lo fa, e anzi si conferma nella sua specialità, le canzoni. The Greatest Killer In American History, Raise Your Voice, No Substance sono ottime per scrittura e interpretazione.
Rockmanticollection
Non Disponibile
One Night Only
Show di lusso al Grand Hotel MGM di Las Vegas: una cavalcata di 80 minuti tra i successi accumulati, con grande orchestra e ospiti di lusso (Celine Dion e lo sfortunato fratello Andy Gibb). Un po’ pacchiano, ma a tratti emozionante.
Spazio
I trentenni milanesi Carlo Bertotti (tastiere, basso e voce) e Flavio Ferri (chitarra, tastiere), ex creatori di jingle pubblicitari, ingaggiano la cantante Francesca Touré per questo concept album prodotto da Roberto Vernetti, che coniuga costruzioni melodiche tipiche della canzone d’autore italiana con atmosfere trip hop e arrangiamenti ispirati dai film di fantascienza degli anni ’70.
I singoli Al.c e Il mondo visto dallo spazio piacicchiano anche per radio, ma manca, malauguratamente, un po’ di calore, tanto che bisogna andarlo a prendere da Se telefonando (scritta da Morricone e — argh! — Costanzo per Mina).
Speak Of The Devil
Pur restando legato al suo stile, Isaak tenta sempre di aggiungere nuove sfumature alle canzoni che incide. Questo disco ne è l’ulteriore testimonianza. La sua inquieta sensualità riceve nel ’99 un importante riconoscimento: Stanley Kubrick gli affida la composizione del tema di Eyes Wide Shut.
Zulu Groove
Una frettolosa raccolta per il mercato giapponese, cui segue il ritorno al ruolo di disc jockey: Afrika Bambaataa confeziona due album di musica altrui mixata da lui, Electro Funk Breakdown (DMC, 2001) e Presents Eastside (Obsessive, 2003; 2CD).
Archive 1967-75
Chicche per innamorati: il primo “Archive” include le poche b-sides e versioni alternative della line-up storica, più tre CD che li vede sul palco — due di questi includono l’intera esecuzione live di The Lamb Lies Down On Broadway, con qualche overdub per tenere insieme registrazioni un po’ fortunose.
Mediamente isterica
Dopo un anno passato in mezzo al consenso, difficile ripetersi, specie se si sta tentando di crescere. Al momento dell’uscita il disco lascia perplessi (e Besame Giuda non è un gran singolo), ma col tempo si coglie il lavoro sulla musica e lo sforzo di mantenere la propria carica comunicativa in Quattordici luglio, In funzione di nessuna logica e L’ultima preghiera.
Reunion
All’Ozzfest ’97 Iommi e Butler tornano a riabbracciare Osbourne. Viene richiamato anche Butler, e alla NEC Arena di Birmingham la line-up originale tiene un paio di show all’altezza delle aspettative con tutti i brani storici. Nè sono da buttare i due pezzi nuovi, Selling My Soul e Psycho Man.
Mutations
Il Nostro è un vero autore e lo dimostra nel terzo disco Geffen, nato come progetto "indie" e poi benevolmente accolto nei ranghi della major. Il titolo non mente; Beck cambia pelle anche se con naturalezza, rinunciando al nervoso taglia-incolla delle origini per un morbido, stupefatto psico folk very very Sixties a cui dà un contributo importante anche il co-produttore Nigel Godrich (Radiohead).
Nei meandri delle mutazioni c’è spazio per la bossa nova di Tropicalia, il lamento del cowboy di Sing It Again e persino il calco hard di Diamond Bollocks. Memorabile l’uno due cannabinaceo di Cold Brains e Nobody’s Fault But My Own.
ADRIANO CELENTANO/MINA: MinaCelentano
Operazione clamorosa che vede uniti due colossi della canzone italiana più un terzo peso massimo, la casa discografica di Mediaset, che pompa in modo spettacoloso un disco terribilmente deludente ma campione di vendite. Si salva Acqua e sale, composta dagli Audio 2, portati in dote da Mina.
Sultans Of Swing — The Very Best Of Dire Straits
Antologia per tenere vivo il mito, pubblicata con un bonus CD di Mark Knopfler, registrato nel 1996 alla Royal Albert Hall.
Ultimate Christmas
Non Disponibile
1965
Realizzato in parte a New Orleans, tra il quartiere francese e la parte americana, porta i segni di quella cultura e delle sue combinazioni poliglotte. Calda e effervescente la prima facciata, con Somethin’Hot, 66 e una splendente Crazy, più vaporosa la seconda.
L’avventura finisce qui, Dulli continua nei Twilight Singers.
Lingo
Gli Almamegretta pensano internazionale ma non vogliono dimenticare le loro origini. Realizzato a Londra, Lingo ospita Pino Daniele ed Eraldo Bernocchi, oltre a componenti dei Fun-da-mental e dei Transglobal Underground. Il risultato di questi incroci è un disco in cui hip hop e dance convivono con sonorità orientaleggianti e gli ormai consueti richiami alla tradizione giamaicana.
Imagination
Con risultati musicali e vocali che si elevano all’altezza delle sue cose migliori degli anni ’60 e che ricevono critiche sperticate dagli addetti ai lavori, è ancora un album dagli scarsi risultati commerciali.
Electro-Shock Blues
Il blues è da intendersi più nella sua triste etimologia che non come genere. Disco mestissimo, poiché racconta i decessi familiari veri di E (madre e sorella), Electro-Shock Blues è uno slalom anche visivo tra lapidi e nosocomi (Going To Your Funeal Part 1, Cancer For The Cure, Hospital Food) che il cantastorie sa rendere commovente.
Candele votive al suo infante genio (Baby Genius, 3 Speed, Last Stop This Town, Climbing To The Moon) illuminano come raggi di luna dove intorno è buio pesto.
A Golden Celebration
Apparso in vinile alla fine del 1984, per i 50 anni che Elvis avrebbe compiuto, si concentra soprattutto sugli spettacoli TV del 1956/1957, ma contiene anche registrazioni live del 1956 (Tupelo), 1968 (Burbank), versioni alternative del periodo Sun e registrazioni private.
IV
La recessione prosegue, benché tutti e tre i fondatori siano rientrati nell’organico. Tequila Sunrise fa la sua parte nelle rotazioni radiofoniche, ma non basta a far risalire le quotazioni di un marchio in declino sul fronte discografico, ma sempre gagliardo nelle prestazioni live, ormai oltre il confine dello show heavy metal.
Time Capsule — Songs For A Future Generation
Non Disponibile
Virtual XI
Con il ritorno di Adrian Smith, la formazione si allarga a sei elementi, con tre chitarre. Questo permette al nuovo disco di poggiare su un suono solido e potente, ma è anche una buon motivo per arrangiare in modo inedito il vecchio repertorio, che dal vivo acquista una veste più fresca e moderna.
Supposed Former Infatuation Junkie
I milioni di copie vendute con il disco precedente e un viaggio in India scombussolano il fragile equilibrio emotivo della giovane cantautrice: ne è prova questo album caotico, intricato e ridondante (17 canzoni) che, tra umori psichedelici e riff chitarristici in stile nu-metal (Baba), scova nell’ipnotico singolo Thank U uno dei suoi (rari) momenti di lucidità.
In London/Fresh Berry’s
Pubblicati nel 1965, con materiale registrato anche in occasione di un tour inglese, sono gli ultimi due album Chess, con molto blues ma un po’ sottotono, prima del passaggio alla Mercury.
JERRY CANTRELL: Boggy Depot
Mentre il gruppo è in stand by esordisce solo il chitarrista (e seconda voce) Jerry Cantrell. Dal disco risulta tutta la parentela con gli Alice In Chains (non solo perché partecipano Inez e Kinney), ma anche come Cantrell, prima firma musicale della band di Seattle, possa essere un tradizionalista mascherato. Esemplare Cut You In.
A Little South Of Sanity
Entusiasmante sequenza di brani dal vivo, registrati durante i tour a supporto di Get A Grip e Nine Lives, che documentano l’ottimo stato di forma della band anche sul palco.
Moon Safari
Il primo album di Nicolas Goldin e Jean-Benot Dunckel rappresenta una rivoluzione nel pop elettronico internazionale: dalla Francia Moon Safari diventa manifesto di una nuova scena elettronica, capace di conquistare le seconde sale dei club e al tempo stesso in grado di essere apprezzata anche da chi non frequenta la night-life. Sintetizzatori e piano insieme, voce processata e vocalizzi soul: è la nuova dance degli Air che mischiano l’elettronica al pop, tra downtempo, trip-hop ed esperimenti musicali innovativi. Sexy Boy è il brano che, per originalità, meglio rappresenta l’intero album.