Black Sabbath
Reunion
Non Disponibile
Dehumanizer
Non Disponibile
Never Say Die
Annunciato da tempo, giunge il collasso. Anche i fan più affezionati gettano la spugna: in piena era punk, i Sabbath attuali sembrano roba da Top Of The Pops. Ozzy abbandona, poi torna a concludere l’album, quindi lascia definitivamente.
Live At Last
Non Disponibile
Reunion
All’Ozzfest ’97 Iommi e Butler tornano a riabbracciare Osbourne. Viene richiamato anche Butler, e alla NEC Arena di Birmingham la line-up originale tiene un paio di show all’altezza delle aspettative con tutti i brani storici. Nè sono da buttare i…
Heaven And Hell
Non Disponibile
Technical Ecstasy
Non Disponibile
Tyr
Non Disponibile
Heaven And Hell
Con Ronnie James Dio come frontman, i Black Sabbath cominciano faticosamente a recuperare credibilità nel mondo dell’hard-rock, e un po’ di voglia di suonare.
Technical Ecstasy
Aumentano i sintetizzatori, diminuiscono le bordate; è quasi pop-rock. Uno dei dischi più imbarazzanti per i fan.
Headless Cross
&quad;Blackest Sabbath (Vertigo, 1989) 2LP
Cross Purposes
Non Disponibile
Black Sabbath Vol. 4
Non Disponibile
Never Say Die
Non Disponibile
Born Again
Bill Ward torna al suo posto, in compenso Dio lascia il posto a Ian Gillan. Il suo falsetto fa molto Deep Purple, ma questi non possono essere i veri Black Sabbath.
The Eternal Idol
Live At Last
Live Evil
Non Disponibile
Paranoid
Non Disponibile
Mob Rules
Bill Ward lascia, e Vinnie Appice suona la batteria in un disco che ricalca il precedente — ma il gruppo c’è ancora, e Butler e Iommi sembrano volersi confrontare con i virtuosi dei loro strumenti.
Live Evil
Sabotage
Non Disponibile
Mob Rules
Non Disponibile
Vol. 4
Ancora riff. Ancora urla strazianti. E ancora canzoni sulla droga (Snowblind), un po’ per continuare a scandalizzare i benpensanti, un po’ perché l’ispirazione latita e bisogna scrivere di ciò che si conosce. Cominciano a intravedersi netti limiti compositivi — Iommi…
Seventh Star
Non Disponibile
Black Sabbath
Non Disponibile
Sabotage
Quasi allo sbando per la droga ed enormi problemi manageriali, la band sembra andare avanti a spanne nella direzione prog-rock, fermi restando i lenti, grevissimi riff di Iommi.
Sabbath Bloody Sabbath
Il gruppo cerca sonorità progressive, anche grazie all’ospite di lusso: il tastierista Rick Wakeman, appena uscito dagli Yes. Il risultato è interessante, ma discontinuo.
Sabbath Bloody Sabbath
Non Disponibile
Master Of Reality
Dopo i primi due terremoti sonori, che scuotono anche la band impreparata a tanto favore, il disco che consolida il suono dei Sabbath, ovvero l’area buia e inesplorata tra i riff di Iommi e le urla di Osbourne. Più brutalità…