Album,  Bee Gees,  O

Odessa

Velluto rosso (sulla copertina), brani lunghissimi, malcelate ambizioni di misurarsi coi Beatles, ma la direzione scelta dal gruppo ricorda, agli italiani, i Pooh: un piede nella melodia, l’altro nel pop, e molta (troppa) enfasi orchestrale.

Alla fine del disco, accolto piuttosto bene, i Bee Gees vanno in pezzi: Robin se ne va e incide un disco solista (Robin’s Reign), Melouney alza i tacchi, e Petersen addirittura fa causa ai fratelli Gibb per tentare di accaparrarsi il loro nome. La versione su (singolo) CD ha un brano in meno.