Tim Buckley
Tim Buckley
Sarebbe un esordio abbastanza consueto nel genere folk rock, un classico esempio del catalogo Elektra di fine ’60, se l’autore non facesse intravedere insolite doti vocali e una delicata sensibilità melodica. Il diciannovenne Timothy Charles Buckley III, da New York,…
Sefronia
L’ultimo momento di lucidità artistica produce un disco di canzoni dignitose eseguite però senza troppa convinzione. Il repertorio testimonia della crisi creativa dell’artista: anche se Sefronia è il solo brano che riporti alle perfomances vocali del passato, vanno segnalate perlomeno…
Morning Glory
Versione aggiornata e ampliata delle Peel Sessions del 1991 (cinque canzoni registrate nel 1968), cui sono stati aggiunti due altri brani radiofonici registrati nel 1974 in Inghilterra, interessanti soprattutto per la band che accompagna Buckley (Charlie Whitney dei Family, Tim…
Starsailor
Vertice artistico e creativo nella carriera di Tim Buckley, autore di una musica sempre più indefinibile, partita dal folk e arrivata dove nessuno si era mai spinto prima, ai confini del jazz, dell’improvvisazione free, dove la voce è l’unico vero…
Starsailor
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Blue Afternoon
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Tim Buckley
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The Dream Belongs To Me — Rare And Unreleased Recording 1968-1973
Sei brani provengono da Works In Progress, altri otto sono demos di Sefronia del 1973.
Greetings from L.A.
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Look At The Fool
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Live At The Troubadour 1969
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Greetings From L.A.
Il totale insuccesso commerciale porta a una musica pop dai pesanti tratti r&b e funky, una ritmica chiassosa che offusca e intorbidisce quel che rimane della poesia buckleyana. È un disco da cui traspare una nervosa disperazione senza uscita: la…
Happy Sad
Un lavoro che estremizza la lezione di Fred Neil, liberando non solo la voce ma anche le canzoni da ogni schema armonico: sei brani lunghi, dilatati, dalle lievi tinte psichedeliche, sui quali svetta per intensità interpretativa Gypsy Woman. Qui prende…
Once I Was
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Dream Letter — Live In London 1968
La prima opera postuma è anche la più straordinaria testimonianza delle esibizioni di Buckley nel periodo di grazia. È un concerto londinese del 10 luglio 1968, con l’accompagnamento del fedele Lee Underwood, del vibrafonista David Friedman e del bassista inglese…
Blue Afternoon
Il primo capolavoro della carriera, una musica che in mancanza di altre definizioni viene definita folk jazz, profondamente malinconica, autobiografica, intimistica, specchio dei tormenti interiori dell’autore. È un disco fatto di canzoni più brevi, lisergiche nelle ispirazioni, dal passo solenne…
Goodbye And Hello
La musica inizia ad arricchirsi di coraggiosi arrangiamenti e visioni lisergiche (Hallucinations), liriche più complesse, strumentazione più ricca. Album dalla produzione non sempre riuscita ma con i primi classici, Morning Glory, Once I Was, la splendida I Never Asked To…
Honeyman — Recorded Live 1973
The Copenhagen Tapes
Una delle storiche esibizioni europee di Buckley, a Copenhagen, 10 dicembre 1968. Solo quattro brani ma una grande performance di oltre venti minuti di I Don’t Need It To Rain, inedita sugli album ufficiali.
Sefronia
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Live In London 1968
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Happy Sad
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Blue Melody
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Tim Buckley
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Lorca
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Works In Progress
Con Dream Letter la più interessante tra le opere postume: sono inediti di studio del 1968, demos e bozzetti che troveranno posto su disco solo in parte. Edizione disponibile solamente tramite il sito internet della Rhino Handmade.
Recorded Live In 1973
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Goodbye & Hello
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Work In Progress
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Live At Folklore Center
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