Album,  B,  Tim Buckley

Blue Afternoon

Il primo capolavoro della carriera, una musica che in mancanza di altre definizioni viene definita folk jazz, profondamente malinconica, autobiografica, intimistica, specchio dei tormenti interiori dell’autore. È un disco fatto di canzoni più brevi, lisergiche nelle ispirazioni, dal passo solenne e dalla pressione bassa, che ammalia più che stupire, che parla di solitudine e di allontanamento: anche la Happy Time iniziale è una canzone felice nel titolo ma triste nelle atmosfere.