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The Division Bell

A sette anni dalle ultime canzoni nuove, e dopo una lunga e quasi totale assenza di notizie, i Floyd di nuovo in tre (Gilmour, Wright, Mason più ospiti) tornano in scena, non si sa tuttora se per cortesia verso i fan o per raggranellare qualche altro milione. Gilmour ha definitivamente imposto le proprie idee, e le sonorità della sua chitarra; i due compagni si limitano a ruoli comprimari, e sono contenti un po’ tutti, discografici, critica e pubblico. Ancora nulla di memorabile o inatteso ma sotto molti aspetti questo è il disco più genuino e significativo da Wish You Were Here, nonché un importante sigillo di legittimità per l’uso della sigla Pink Floyd, nonostante Waters abbia molto da ridire. Come ammette lo stesso Gilmour, però, i Floyd non hanno più molto da dire ma continuano a dirlo nel migliore dei modi possibili.