Album,  Diddley Bo,  T

The Chess Years

Originario dello stato del Mississippi, Otha Ellas Bates, poi adottato McDaniel (1928), registra nel 1955 i suoi primi brani per la Checker, consorella della Chess di Chicago. Bo Diddley, che trae il titolo dal soprannome guadagnato ai tempi della scuola, e I’m a Man costituiscono il primo singolo, a giugno n.1 nella classifica r&b.

In essi sono già presenti tutti quegli elementi di musiche africana e latina che, uniti ad una ritmica violenta ed ipnotica, costituiscono il suo caratteristico "jungle sound". Proprio per questa particolare violenza strumentale il grande successo di pubblico non arriva ma alcuni titoli trovano comunque spazio nella classificha r&b degli anni successivi e Diddley Daddy, Pretty Thing, Who Do You Love, Hey Bo Diddley, Mona, Boss Man, Road Runner, You Can’t Judge A Book By The Cover diventano dei classici che influenzeranno la successiva generazione di musicisti, soprattutto inglesi.

Diddley resta con la Chess fino al 1974 realizzando un totale di ventitre album, parte su etichetta Checker e parte su Chess, che lo vedono prodursi autorevolmente anche nell’ambito blues.

Non facilmente reperibili, i due box citati sono ugualmente interessanti, il primo per poter disporre di una buona e sintetica panoramica della sua produzione, il secondo, con oltre 280 brani, per avere tutto quanto realizzato da Diddley nel suo periodo più creativo.