Album,  R,  Rickie Lee Jones

Rickie Lee Jones

La Los Angeles colorita dei “barrios” chicani e dei bassifondi, delle gang di quartiere, delle battone e dei disperati in fuga da se stessi scopre una nuova musa: i protettori (Tom Waits e Chuck E. Weiss, compagni di scorribande alcoliche) sono una garanzia, ma la Jones (che arriva da Chicago) ci mette molto del suo in questo sfavillante poema di romanticismo urbano. La voce è un trillo stridulo che sa tramutarsi in ruggito d’orco (Coolsville), gli strumentisti (Randy Newman, Dr. John e la crema dei session men californiani) da sogno, le canzoni piccoli e movimentati cortometraggi in musica: da cui prendono vita road song febbrili e visionarie come Last Chance Texaco e Night Train, storie di locali malfamati e di strade illuminate al neon, di bulli e di denaro facile, servite in salsa blues, jazz e funk (Easy Money, Weasel And The White Boys Cool, Danny’s All-Star Joint), ballate jazz e poesia beatnik (ancora Coolsville), orchestrazioni da Brill Building (On Saturday Afternoons In 1963) e un biglietto da visita irresistibile come Chuck E.’s In Love, dedica swingante all’amico Weiss. Un esordio davvero folgorante.