Album,  M,  Pink Floyd

Meddle

La progressione sonora fa un passo avanti con un disco che compatta il suono e supera le indecisioni e le pretenziosità del precedente: la struttura è pressochè identica (una facciata occupata dalla suite Echoes) ma il suono non indulge troppo al sinfonico barocco, piuttosto vede all’opera le tastiere di Wright, per la prima volta in grande spolvero. Meno ambizioso del precedente, più omogeneo e indicativo del lavoro di creatività collettiva, prima che Waters prenda il sopravvento.