Album,  Gary Moore,  L

Live At The Monsters Of Rock

L’occasione fa il musicista paraculo. Davanti alle assatanate tribù del metallo, riunite per il loro annuale concilio, Moore alza il volume al massimo e spara ad alzo zero, toccando alcuni dei suoi classici ma anche cover del buon ricordo (l’iniziale Shapes Of Things). Quando il pubblico è domato, può spargersi la pomata emolliente dei brani più romantici, come Just Can’t Let You Go o Parisienne Walkaways.