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La mia moto

Dopo aver pubblicato un album dance con lo pseudonimo Gino Latino, è il concorrente più atteso di Sanremo 1989, non solo da chi lo ama, ma soprattutto dai tantissimi che lo odiano. Lui spopola con Vasco, che come il resto dell’album assurge a manifesto di una generazione che senza vergogna intona “Vai così che è una figata, perché una storia così non c’è mai stata”. L’album è essenziale, ammiccante e spesso irresistibile nella sua pretesa di ottusità da fast-food (La mia moto, E il basso pompa, lo sgangherato ska di Ci si skiaccia). Il successo è enorme, ma il Jovanotti maturo lo rinnegherà, attribuendolo soprattutto a Cecchetto.