Album,  I,  Jovanotti

Il quinto mondo

Dopo una pausa, pubblica la sua enciclica personale. Musicalmente è autenticamente onnidirezionale e più piacevole degli album precedenti. Nei testi si intuisce il proposito ambizioso (vedi i 12 minuti di Date al diavolo un bimbo per cena), ma il suo approccio naif pare sempre meno efficace e comunicativo e sempre più celentanesco. La strategia promozionale è imponente ed emblematica: appare in decine di programmi tv per eseguire il non eccelso singolo antimilitarista Salvami. Vederlo demolito nel salotto di Vespa dall’antico nemico, Vittorio Sgarbi, non fa piacere, ma testimonia il fatto che la crescita di Cherubini, da tutti salutata con compiacimento dieci anni prima, è divenuta una crescita caotica, tumoresca. Ho perso la direzione, cantava anni prima. Speriamo la ritrovi.