Album,  G,  Steely Dan

Gaucho

Sei dischi in sei anni, poi tre anni per un nuovo disco. Strano, ma solo se non si conosce o non si vuol capire la qualità di Gaucho, settimo album della band che arriva preceduto da FM, la canzone scritta per l’omonimo film di cui era stata colonna sonora nel 1978. La rigida matematica di Fagen e Becker incrocia qui lampi di calore quando Babylon Sisters evoca il reggae per un omaggio a Marley. Riaffiora il blues degli anni passati e le chitarre di Mark Knopfler e Rick Derringer, pur rispondendo alle necessità del caso, portano vibrazioni lunghe. Un grande cast di vocalist riempie gli spazi quando si fermano i fiati dei Brecker Brothers e di Tom Scott. La baracca più luminosa del pop californiano spegne le luci qui: per fortuna restano in cielo altre cinque stesse di qualità. Dovranno durare a lungo.