Album,  D,  K.d. Lang

Drag

Nel momento in cui gli Stati Uniti bandiscono le sigarette dai locali pubblici, k.d., sempre provocatoria, confeziona un album “concept” dedicato proprio ai piaceri del fumo (e il titolo è ambiguo: “drag” vuol dire cicca, ma connota anche il travestitismo). Arrangiamenti sfarzosi e orchestrali, qualche ripresa ad hoc dai primi dischi, classici in abito da sera (Don’t Smoke In Bed, The Joker di Steve Miller senza il sole di California e le chitarre rock) e canzoni a tema di autori giovani come Boo Hewerdine, David Wilcox e Jane Siberry, che per la connazionale scrive appositamente la suggestiva Ain’t It Funny, incorniciata dall’inconfondibile, eterea tromba di Jon Hassell.