Album,  D,  Garland Jeffreys

Don’t Call Me Buckwheat

Sound di grande intensità, dedicato interamente ai temi dei diritti civili e al razzismo, quotidiano, esplicito e strisciante, in uno stile tagliente, tra gospel, hip hop, dub e rock. Oltre alla canzone che ne dà il titolo, Welcome To The World, The Answer, I Was Afraid Of Malcolm, Racial Repertoire, Spanish Blood, sono tra le migliori cose da lui scritte.