Album,  C,  John Mayall

Crusade

Forse è un po’ ingenuo pensare a una crociata per diffondere il verbo del blues, ma John Mayall sembra crederci sul serio. Riorganizza i Bluesbreakers — con John McVie, Keef Hartley, Chris Mercer, (sax tenore), Rip Kant (sax baritono) e il giovanissimo Mick Taylor (chitarra) — e realizza un altro grande album. L’impasto tra la sezione ritmica, le tastiere e l’armonica diventa il segno distintivo dei Bluesbreakers e riemergerà soprattutto in Bare Wires, ma qui è Taylor a risplendere letteralmente. Già da ora è uno dei più brillanti solisti inglesi, all’altezza di Eric Clapton e Peter Green e in grado di cimentarsi con pezzi come My Time After Awhile di Buddy Guy e I Can’t Quit You Baby di Otis Rush. E a proposito di grandi bluesmen, Mayall rende un tributo a uno dei suoi eroi con The Death Of J.B. “Lenoir.