America

  • A,  Album,  America

    America Live

    Il contratto con la Warner e la “line up” classica (Peek si è ormai convertito alla Christian music) arrivano al capolinea con un disco dal vivo che Martin confeziona in edizione deluxe (c’è anche un’orchestra) ma fin troppo artefatta.

  • A,  Album,  America

    America

    “Yankees” cresciuti in Inghilterra, Gerry Beckley, Dan Peek e Dewey Bunnell si presentano subito come gli alter ego edulcorati di Crosby, Stills & Nash. E con un biglietto da visita, A Horse With No Name, che è un piccolo classico…

  • Album,  America,  H

    Hideway

    Dei sei dischi confezionati da Martin, è quello in cui è più evidente la mano del celebre mago dei suoni: dosi massicce di archi e fiati condiscono canzoni in cui la cifra stilistica del trio annaspa, a volte, in cerca…

  • Album,  America,  H

    Human Nature

    Qualche spunto piacevole lo riserva anche questo disco del ritorno, che contiene una delle ultime apparizioni in studio di Carl Wilson (Beach Boys). Overwhelming World riproduce la tecnica del “cut up” già sperimentata in Hat Trick.

  • Album,  America,  T

    The Grand Cayman Concert

    Ambientazione esotica e una sfilza di hits rivisitati per l’ennesimo disco dal vivo. Pura “adult contemporary music” di impeccabile confezione, per chi si accontenta di questo genere di intrattenimento.

  • A,  Album,  America

    Alibi

    Poche buone nuove anche in questa occasione, nonostante la presenza di uno dei pezzi più vigorosi in catalogo (Valentine); Might Be Your Love, invece, è un Neil Young annacquato in versione radio FM.

  • Album,  America,  H

    Holiday

    Entra in scena George Martin, leggendario produttore dei Beatles, ma il pezzo migliore del disco, Tin Man, resta fedele al modulo voci/chitarre acustiche e alla linearità d’arrangiamento dei primi hits. Con la presenza ormai stabile di una sezione ritmica, il…

  • A,  Album,  America

    America In Concert

    Una boccata d’ossigeno, dopo i dischi anonimi (quando non brutti) degli anni ’80. Il concerto (in scaletta anche una divertita versione di California Dreamin’) risale agli inizi di quel decennio, quando ancora la mistura gradevole di country, folk e rock…

  • Album,  America,  H

    Hourglass

    Fedeli a una formula di easy listening che piace ad uno zoccolo duro di ammiratori americani, Beckley e Bunnell continuano a ondeggiare tra techno-pop e canzoni vecchio stampo (Sleeper Train): qui riprendono anche, senza aggiungere nulla all’originale, il vecchio hit…

  • Album,  America,  H

    Holiday Harmony

    Voci educate e armoniose come quelle di Beckley e Bunnell non potevano sfuggire, prima o poi, alla prova dei sempreverdi natalizi. Ci sono anche tre inediti (il migliore è Christmas In California) e un’autocitazione di Tin Man dentro a White…

  • Album,  America,  H

    Hearts

    Sister Golden Hair, dichiaratamente ispirata da Jackson Browne, è l’ultimo numero uno da classifica e Daisy Jane, per quanto appesantita da troppa saccarina, una delle favorite dei fan. Il resto (ad esempio la complessa partitura di Seasons) rivela una smania…

  • Album,  America,  I

    In Concert

    Dieci pezzi appena non fanno certo un menu ricco: chi si accontenta, trova le immancabili A Horse With No Name e Ventura Highway e qualche selezione anni ’80 (come Survival, dall’album Alibi).

  • Album,  America,  H

    Hat Trick

    Non il più riuscito, ma probabilmente il più coraggioso disco degli America. Il singolo apripista, Muskrat Love, è un quadretto intimista con reminiscenze di Bee Gees, ma le ambizioni crescenti del trio vengono smascherate dalla title track, tre motivi diversi…

  • Album,  America,  H

    Homecoming

    Tornati in patria (di qui il titolo), i tre spostano gli aghi della bilancia, privilegiando l’ingrediente pop rispetto a quello rock e “cantautorale”. I nostalgici del suono (e del sogno) californiano, però, non resteranno insensibili di fronte a Don’t Cross…