Album,  B,  John Mayall

Bluesbreakers

Dopo qualche traversia — il blues revival è ancora un fenomeno in gestazione e la Decca non sembra troppo convinta nel sostenerlo — Mayall realizza uno dei suoi capolavori. Alla sezione ritmica dei Bluesbreakers, Flint e McVie, si aggiunge Eric Clapton, transfuga dagli Yardbirds. È un momento magico sia per il leader sia per il giovane chitarrista, che dimostra di aver appreso e assimilato la lezione di grandi solisti del Chicago blues come Otis Rush e Buddy Guy. L’assolo di Clapton in All Your Love, un brano firmato da Otis Rush e Willie Dixon posto in apertura di album, è ancora oggi una delle sue cose migliori. A Mayall va senz’altro attribuito il merito di aver saputo creare la giusta atmosfera in studio. L’album ottiene anche un ottimo successo commerciale ed entra nel Top 10 inglesi. Chiunque voglia avere un’idea dell’aria che si respirava a Londra in quel periodo non può esimersi dall’ascoltarlo.