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All Mod Cons

La crisi di crescita fa bene al giovane Weller, che dopo aver meditato un precoce ritiro dalle scene diventa a vent’anni il portavoce di una generazione (in patria, perché all’estero i Jam non riusciranno a sfondare): narratore acuto e impietoso della “English way of life” sulle orme del primo Pete Townshend e di Ray Davies dei Kinks (di cui riprende l’ironica e tambureggiante David Watts), interprete delle aspirazioni, frustrazioni e disorientamenti del giovane proletariato urbano (al di là di certe presunte simpatie giovanili per i “tories” al governo). Classici a ripetizione, nel disco della sua esplosione creativa: ‘A Bomb’ In Wardour Street e Down In The Tube Station At Midnight raccontano la violenza metropolitana tra rullate militaresche e accordi sciabolanti; il riff serpentino di Mr. Clean mette alla berlina le sicurezze della “middle class”; To Be Someone riflette sulle trappole del successo, e Billy Hunt sui sogni infranti della gioventù; In The Crowd, elettrica ed esuberante, è un inno alla musica come riscatto dalla spersonalizzazione; e la delicata, inattesa ballata acustica English Rose è il gioiello nella corona di un disco praticamente perfetto.