Album,  B,  Widespread Panic

Ball

La morte di Houser (a 40 anni, per cancro) getta un’ombra malinconica sul gruppo, evidente nel fingerpicking introduttivo di Fishing e in ballate sofferte come Tortured Artist, memore di certo Brit Pop. Qualche episodio più trascurabile (Sparks Fly) non altera la qualità complessiva di un disco più meditato nella scrittura (Time Waits, la mistica Meeting Of The Waters, il delicato quadretto tutto acustico di Longer Look) ma come sempre a suo agio tra le scansioni rock blues (Papa Johnny Road, Don’t Wanna Lose You) e gli interludi strumentali dilatati (Nebulous, a tratti davvero eterea e impalpabile). La bella ballata che chiude il disco, Travelin’ Man, è firmata dallo scomparso chitarrista, sostituito degnamente da George McConnell.