Sienteme, it’s time to land
È tempo di atterrare: dopo il volo progressivo dei primi dischi, il cantante va a San Francisco e intuisce la prossima fine degli "anni dell’impegno". Nell’album, cantato soprattutto in inglese, c’è molta fusion, che maschera un compiaciuto avvicinamento al funky…
Alan Sorrenti
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Aria
Italo-inglese nato a Napoli nel 1950, debutta con un disco nel quale molti rivedono la stessa ispirazione del Tim Buckley di Starsailor. Evoluzioni vocali impressionanti e un susseguirsi vorticoso di mood psichedelici e acustici, nonché il non trascurabile apporto di…
Alan Sorrenti
Qualche problema alle corde vocali induce ad ammorbidire il repertorio. Un singolo pubblicato quasi per sfizio, Dicintecello vuje, ottiene un discreto successo: vedendolo in hit-parade, i duri e puri della musica "consapevole" lo prendono a bottigliate (Festival di Licola).
Come un vecchio incensiere all’alba di un villaggio deserto
Una aperta ma meno brillante replica del disco precedente, perché la casa discografica sospetta che Alan Sorrenti possa giocarsela coi grandi: il cantante è invitato a incidere il disco a Londra con Dave Jackson dei Van der Graaf Generator ("rubato"…
Sorrenti Alan
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