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Working Nights

La deriva soul jazz del movimento “cool” britannico anni ’80 trova nel debutto del trio capitanato da Simon Booth il suo sbocco più intrigante. Con il sassofonista Larry Stabbins, vecchia volpe dei jazz club inglesi (con lui già nei Weekend) e una cantante dalla vivacità esplosiva, Julie Roberts, il chitarrista espone un bel campionario di stoffe eleganti, tra l’urban soul di Marvin Gaye (una notevole cover di Inner City Blues), ritmi bossa (I Thought I’d Never See You Again), omaggi a Bacharach (Sweet Nothing), strumentali fiatistici e inni terzomondisti (Venceremos, un tributo al cantautore cileno Victor Jara). Impeccabile: ma i primi, impetuosi mix a dodici pollici facevano sperare anche di meglio. La prima edizione in vinile contiene in omaggio il 12 pollici Stella Marina, cavalcata free con la voce di Julie (Driscoll) Tippetts e il rap di Jalal dei Last Poets.