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The Wallflowers

Non dev’essere sempre facile portare il peso di un nome così popolare e stimato, ma Jakob Dylan (1971), ultimogenito nel matrimonio tra Bob e Sara Lowndes — è lui il primo destinatario di Forever Young — non sembra avere difficoltà a farlo. Si nasconde dietro il nome della sua band, è vero, ma è altrettanto vero che Wallflowers — più o meno “quelli che fanno tappezzeria” alle feste da ballo — viene dal titolo di una canzone “minore” di suo padre e sembra un messaggio in codice per i suoi fans. D’altra parte Jakob non ha soltanto un cognome illustre e un bell’aspetto. Ha carisma, talento e una voce molto espressiva. Il suono dei Wallflowers sembra modellato su quello della Band o dei Procol Harum — ricorre in quasi tutti i brani lo schema della doppia tastiera organo/pianoforte — e Jakob ha un valido alter ego in Rami Jaffee, un tastierista giovane quanto capace. Notevoli Be Your Own Girl e la conclusiva For The Life Of Me, mentre Jakob fa una splendida figura in Asleep At The Wheel, in cui si accompagna da solo con la chitarra acustica.