Album,  Lyle Lovett,  T

The Road To Ensanada

Hollywood gli si confà fino ad un certo punto, e il cantautore sembra ritrovare se stesso con un quasi-concept esplicitamente dedicato alla madre patria. Il country/swing che lo apre, Don’t Touch My Hat, è un umoristico inno allo Stetson (il celebre cappello da cowboy dei texani); e altre affettuose, ironiche raffigurazioni dello stato della stella solitaria e dei suoi abitanti arrivano con la fiatistica e trascinante That’s Right (You’re Not From Texas) e l’autobiografica Long Tall Texan (al controcanto un altro umorista di razza, Randy Newman). Ma ci sono anche i ritmi bossa nova di Her First Mistake, gli accenti cajun di Fiona, l’atmosfera tex mex della title track e il toccante racconto di Christmas Song in una proposta complessiva di inalterata qualità.