Album,  Nine Inch Nails,  T

The Fragile

Dopo cinque anni in cui è entrato e uscito da un blocco nella scrittura, il signor Nine Inch Nails va in autoanalisi per due ore su di un doppio CD di materiale inedito, che impressiona per mole e omogeneità a dispetto delle molte soluzioni diverse utilizzate. Questo a partire dai singoli: la cantata da dopo bomba The Day The World Went Away, l’adunata apocalittica We’re In This Together che chiama a raccolta il corpo elettrico e la pur dozzinale Starfuckers Inc (sostegno ritmico quasi jungle, ritornello hardcore digitale e un inciso che si prende la briga di citare You’re So Vain di Carly Simon). Da una parte The Fragile è davvero schizofrenico, dall’altra è soggetto a un disegno preciso di cui destano interesse anche i contorni solo strumentali, vedi il pianistico La mer. La morale è che a New Orleans (e in una ex casa di pompe funebri) Reznor realizza il suo personale The Wall, affresco sulla sua stessa paranoia del perfezionismo creativo.