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Steve Winwood

È già un Immortale del rock, Steve Winwood, quando a 29 anni debutta come solista dopo le gloriose imprese con lo Spencer Davis Group, i Traffic, i Blind Faith. C’è molta attesa per questa “seconda vita” ma l’inizio è deludente. Winwood non è molto ispirato e i fili rock, folk, r&b e pop della sua ispirazione giacciono sparsi. Il pubblico resta tiepido, Winwood stesso ha da recriminare. Tra i collaboratori, Jim Capaldi (che firma quattro brani), Vivian Stanshall (uno) e Reebop.