Something Else By The Kinks
I discografici sono tiranni e chiedono materiale nuovo con ritmi crudeli — Ray Davies cadrà in depressione per questo, con un grave esaurimento nervoso. Il titolo del disco va letto in quest’ottica, ma guai a credere che si tratti di una compilazione di filler; sono tra le più belle canzoni di tutto il repertorio, invece, con la maturità compositiva che Ray ha raggiunto a questo punto, con l’hard beat che gli batte in cuore coniugato con le dolcezze e il Kink cabaret che gli vengono spontanei. Anche i testi sono speciali, come dimostra Waterloo Sunset, forse la più bella canzone Kinks e uno dei brani migliori di tutta la storia pop rock; una storia di “solitudine pubblica” nella Swingin’ London raccontata con dolcissimo garbo e con il pigro distacco che sovente Ray ama imporre alle sue creazioni. In repertorio anche Death Of A Clown, una canzone dell’altro Davies, Dave, che la incide su un 45 giri da solo. Diventerà famosa in Italia nella traduzione di Francesco Guccini per i Nomadi (Un figlio dei fiori non pensa al domani).