Album,  robert wyatt,  S

Shleep

Anche se in molti si sono dimenticati di lui, Wyatt è ancora in grado di stupire con il suo disco più bello da oltre vent’anni, una pregevole prova di maturità e lucidità artistica ma anche lo specchio di un’anima forse non gioiosa ma di enorme sensibilità. Lo accompagnano amici vecchi e nuovi, e di varia estrazione artistica: Phil Manzanera, Brian Eno, Philip Catherine, Evan Parker, Paul Weller, Chucho Merchan e anche la trombonista Annie Whitehead, che lo stesso Wyatt ha nominato “curatrice” della propria eredità artistica. Sarà lei a organizzare la serata da cui verrà ricavato Soupsongs (Jazzprint, 2000, &Stelle=3;), un doppio CD con le musiche di Wyatt reinterpretate da vari musicisti e cantanti, tra cui Julie Tippets, Manzanera, Didier Malherbe, George Khan, Harry Beckett.