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Script For A Jester’s Tear

Gli inglesi Steve Rothery (chitarra), Mark Kelly (tastiere) Mick Pointer (batteria) Pete Trewawas (basso) e Derek “Fish” Dick (voce) debuttano con un nome ispirato da Tolkien e un’iconografia (dalle copertine ai trucchi scenici) presa di peso dai Genesis di Gabriel, del quale Fish tenta di imitare il canto. Fanno breccia più o meno dove avevano sfondato i Genesis, ovvero tra i liceali e il pubblico più sognatore; gli arpeggi però sono molto più semplicioni e ovvi. Interessante tuttavia, nello schiacciante confronto con gli originali, l’energia di alcuni attacchi e un maggiore, cupo realismo nei testi. Market Square Heroes, Chelsea Monday, Garden Party e He Knows You Know si impongono da subito come classici per chi, negli anni ’80, sente nostalgia di progressive.