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Rocket To Russia

Una linea ascendente, una proporzione aritmetica che tracciata dagli inizi arriva fino al decollo del Rocket To Russia. Un fumetto di tutto il mondo bizzarro dei Ramones, ma che fumetto! Dei tre album del quartetto, intercambiabili nel contenuto, il terzo ne è l’apoteosi come gruppo divertente, che fa tutto per i propri kids, e con il distintivo di re della giungla urbana di Sheena Is A Punk Rocker appuntato al bavero dei loro smilzi giubbotti di pelle. I quattro ruminano con umorismo demenziale il loro solito chewing punk: schitarrate rock&roll dada (Rockaway Beach), filastrocche per ebeti (Cretin Hop), shock al cervelletto (Teenage Lobotomy) e strisce comiche (We’re A Happy Family, idee per una sit com punk) sono al massimo dei giri, mentre I Don’t Care è la semplificazione algebrica di tutti i don’t che l’hanno preceduto. Di un nichilismo non cattivo, poetico. Anche le cover sono le migliori: Do You Wanna Dance? e Surfin’ Bird, il cui birignao onomatopeico (“poppa-poppa-oh-mow-mow”) è ormai dei Ramones quanto degli originali Trashmen.