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Preservation Act 2

“La maggior parte degli artisti si accontenta di incidere nuovi dischi. Io voglio piuttosto creare nuovi mondi.” Lodevole intento, che qui però fallisce, o meglio annega nel troppo. Troppi i brani, e verbosi; troppo diluita la materia sonora, lontana dall’incisivo rock giovanile e dalla misurata confetteria degli anni d’oro; lunghi i tempi di lavorazione ed esagerata la band, che al quintetto base aggiunge una sezione fiati, coro e archi. Il pubblico è perplesso ma Davies non se ne dà per inteso; e porta in scena il concept con uno spettacolo in cui sbriglia tutta la sua fantasia teatrale.