Album,  P,  Paul Weller

Paul Weller

Con i Jam e gli Style Council alle spalle, l’inglese di Woking (sobborghi di Londra) si toglie la polvere di dosso inventandosi una terza carriera come solista: le effusioni acid jazz e le coloriture “black” del gruppo precedente non sono dimenticate (Amongst Butterflies, I Didn’t Mean To Hurt You, Kosmos, la fragrante Above The Clouds) ma da almeno dieci anni non si sentiva un Weller così brioso, grintoso, voglioso di imbracciare la chitarra e incline ad un retrogusto salutare, tra i riff alla Small Faces di Into Tomorrow e Uh Huh Oh Yeh, omaggi ai Traffic (Bull-Rush) e al folk rock psichedelico anni ’60 (Clues).