Album,  L

Love It To Death

Nuovo contratto e tutt’altra musica, anche grazie all’incontro fondamentale col produttore Bob Ezrin. Trainato dalla fortunatissima I’m Eighteen, l’album lancia quello che potrebbe essere considerato la versione americana del glam-rock — ma con riff molto più aggressivi e i testi ironici e morbosi cantati dalla tagliente voce di Furnier. In seguito alle proteste, il disco viene bandito negli USA — diventando un successo di importazione.