Album,  L,  Phish

Live Phish 01 — 12.14.95 Broome County Arena, Binghampton, New York

Eredi designati dei Grateful Dead, i Phish sono la prima jam band di nuova generazione ad adottarne l’idea di aprire gli archivi e dare in pasto ai fan ore e ore di registrazioni dal vivo: concerti completi, non editati, ricavati dalle registrazioni originali (a due tracce) da mixer. Tra i volumi (2, 3 o 4 CD) pubblicati a partire dal settembre del 2001, spiccano Live Phish 09 (ottima performance, e la più antica della serie), Live Phish 18 (la medley di Tweezer dura oltre un’ora!), i volumi 11 e 12 (concerti del ’96 e ’97) e i quattro celebri concerti di Halloween del ’94, ’95, ’96 e ’98 (Live Phish 13, 14, 15 e 16) in cui il quartetto del Vermont riproduce per intero, in identica sequenza e spesso con sorprendente fedeltà agli originali, album classici della storia del rock: rispettivamente il “White Album” dei Beatles (The Beatles), Quadrophenia degli Who, Remain In Light dei Talking Heads e Loaded dei Velvet Underground. Numerosissimi, del resto, gli artisti a cui i Phish “rubano” materiale nelle esibizioni documentate dalla collana: tra i tanti, Hendrix (Bold As Love), Edgar Winter (una convincente Frankenstein), Neil Young, Rolling Stones, Los Lobos (ricorrente When The Circus Comes), i Beat inglesi, Mustangs (Ya Mar), Breeders, Prince (Purple Rain), Pink Floyd (The Great Gig In The Sky), Chuck Berry, AC/DC (Highway To Hell), Charlie Parker. Dal dicembre 2002 molti altri show sono scaricabili a pagamento dal sito della band, nell’ambito del programma Live Phish Downloads.