Album,  J,  Phish

Junta

Il quartetto di Burlington, Vermont, è già rodato da diversi anni di concerti quando la prima cassetta autoprodotta viene stampata e venduta proprio in occasione dei loro show. Suoni ancora approssimativi e qualche ingenuità di scrittura non nascondono l’eccentrica originalità di Trey Anastasio (chitarrista e compositore principale del gruppo) e dei suoi compagni. Il loro svagato patchwork musicale intreccia fili di ogni provenienza: ritmi latineggianti (Fee, Esther, Foam) e sincopi funk (Golgi Apparatus), partiture complicate in odor di prog rock anni ’70 (You Enjoy Myself) e polifonie vocali (The Divided Sky), eccentricità zappiane e psichedeliche (Sanity, Icculus) e odi a David Bowie (con un’omonima, vivace ballata che diventa subito uno dei cavalli di battaglia della band). L’album verrà ristampato nel 1992, su due CD, dalla Elektra.