Album,  I,  My Bloody Valentine

Isn’t Anything

Prima altri due EP, You Made Me Realise (Creation, 1988 &Stelle=3;) e Feed Me With Your Kiss (Creation, 1988 &Stelle=3;). Poi, nel novembre del 1988, finalmente l’album. Pop rock beat carezzevole ((When You Wake) You’re Still In A Dream), vorticoso (Feed Me With Your Kiss), estatico (Sueisfine). Melodie evaporate in una nube di ozono (Soft As Snow (But Warm Inside) e Lose My Breath) armonie che si raffinano continuamente (No More Sorry, All I Need), la scala onirica che sale fino alle volte celesti dei Cocteau Twins. Quanto i Jesus And Mary Chain scoprivano in modo un po’ naïf (ma con tantissimi ascendenti nel passato, dai Velvet Underground e Lou Reed ai Beach Boys, a Phil Spector), insomma l’incrocio tra melodia e rumore, diviene scienza nel primo lavoro compiuto dei My Bloody Valentine. È il preludio alla loro vera opera capitale, in cui ispirano e sovrastano le varie esperienze chiamate Dream Pop o Shoegazing.