Album,  I,  Ry Cooder

Into The Purple Valley

Con questo album, Cooder si incammina in un viaggio omerico verso le fonti della American Music. Blues e folk la fanno ancora da padrone, ma accanto ai nomi familiari di Leadbelly, Guthrie (una spettrale Vigilante Man) e Johnny Cash (Hey Porter) e alle “dust bowl ballads” che fanno da filo conduttore alla raccolta, affiorano reperti inattesi dall’epoca dimenticata dei “minstrel show”, fragranti calypso come F.D.R. In Trinidad e le placide sonorità bahamensi di Joseph Spence, dichiarato nume tutelare del Nostro. E mentre il rock comincia ad indulgere in pompose autocelebrazioni, lui punta tutto sulla misura, sullo stile, sul rigore e l’asciuttezza espressiva.