Album,  I,  Popol Vuh

In Den GÌrten Pharaos

Ancora due lunghi brani, uno per ogni lato. Il primo, quello che dà titolo all’album (Nei Giardini del Faraone), è stato registrato contemporaneamente all’album d’esordio e vede il trio originale al meglio delle sue potenzialità creative; il secondo, Vuh, vede il solo Fricke all’organo e al moog (con l’aiuto di TrŸlzsch ai cimbali), in una composizione registrata dal vivo nella Chiesa Diocesana di Baumberg, in Bavaria. La musica è avvolgente e sembra un susseguirsi infinito di ondate di sensazioni profonde. È l’addio alla musica elettronica e ai sintetizzatori e il passaggio ad una dimensione prettamente acustica. Subito dopo la realizzazione del disco Fricke licenzia e due collaboratori e va avanti da solo. Da atmosfere più cerebrali si passa a una musica assai più emotiva e pregna di significati mistici, come chiariranno meglio i lavori successivi.