Album,  H,  Van Morrison

Hymns To The Silence

Il pieno, e forse inatteso, riscatto artistico arriva con un disco doppio che condensa l’intero scibile morrisoniano: blues, jazz, swing, r&b (gli scatti e il dinamismo di I’m Not Feeling It Anymore), gospel (il traditional See Me Through Part II, By His Grace), “talking poetry” (On Hyndford Street), I Can’t Stop Loving You di Ray Charles in versione gaelica (con il contributo dei Chieftains), ballate maestose (Hymns To The Silence, Green Mansions), le reiterazioni vocali di Take Me Back, la fisarmonica di Village Idiot, gli accenti celtici di Why Must I Always Explain e una Quality Street che rinnova il sodalizio con Dr. John. Il suono è vintage, con l’organo Hammond di Georgie Fame in primo piano, ma anche sciccoso (col sax vellutato e patinato di Candy Dulfer, archi ed ottoni).