Album,  H,  Paul Weller

Heliocentric

Un disco solare, fin dal titolo, ma meno conciso e più arruffato dei precedenti. Weller allunga il passo e ogni tanto perde il ritmo, a dispetto della bella scrittura melodica e degli ariosi arrangiamenti orchestrali di Robert Kirby (Nick Drake). Non mancano i momenti avvincenti: He’s The Keeper è un’intensa dedica a Ronnie Lane (Faces, Small Faces), Back In The Fire e Love-Less sfoggiano un delicato sapore agrodolce, Picking Up Sticks viaggia su ritmi progressive jazz, There’s No Drinking After You’re Dead sputa rabbioso sarcasmo, Sweet Pea, My Sweat Pea, al contrario, celebra teneramente le gioie della paternità.