Album,  H,  Paul Weller

Heavy Soul

All’acusticità melodica dei precedenti CD Weller replica con il suo disco solista più “sporco”, aggressivo e brutale in cui le chitarre, spesso distorte e in feedback, evocano a più riprese il fraseggio ispido e aggrovigliato di Neil Young (Heavy Soul Part I). Garage punk (Brushed), beat (Peacock Suit, Golden Sands, Friday Street), pop lisergico (ottima Up In Suzes’ Room), groove (Science), ballate elettriche e sofferte (As You Lean Into The Light) punteggiano un disco che ha nell’immediatezza senza fronzoli i suoi maggiori limiti (alcune tracce sembrano provini incompiuti) ma anche il suo pregio più notevole.