Album,  G,  James Taylor

Gorilla

Dopo anni di crisi nei quali riabbraccia l’eroina, si risolleva cambiando stile (ma recuperando i baffi). Addio al sofferto intimismo iniziale, in favore di un easy listening compiaciuto, che pesca nella black music e non a caso si serve di un brano di Marvin Gaye (How Sweet It Is) per il rilancio. Ci sono Crosby & Nash, Lowell George, David Sanborn e Randy Newman, ma l’unico inno che ne scaturisce è l’epitaffio dei sogni di una generazione di cantautori americani: andarsene tutti in Mexico, al sole…