Album,  F,  Soft Machine

Fourth

Con Wyatt a mezzo servizio (suona ma non firma nessun brano), e con il massiccio innesto di musicisti della scena jazz londinese, i Soft fanno ora una musica strumentale impeccabile dal punto di vista tecnico ma priva di qualsiasi stravaganza, come era invece abitudine sin dall’inizio della loro storia. Hopper ha preso il comando delle operazioni e scrive quasi tutti i brani, suonati con Elton Dean, Mark Charig, Nick Evans, Alan Skidmore, Jimmy Hastings.