Album,  F,  Gun Club

Fire Of Love

Partendo da pulsioni primarie (amore, morte) e intrecciandole come in una ragnatela dentro un immaginario dark di decadenza, droga, voodoo e magia nera, i Gun Club di Jeffrey Lee Pierce creano uno degli esempi più dissacranti di nuovo rock. “Nuovo” in senso lato perché i brani più deliranti e frenetici hanno il ritmo esplosivo del punk, ma prendono spunto dalla grammatica del blues e dal country trasformandoli in un roots rock dalle movenze tarantolate. Siamo a Los Angeles, eppure è come essere impaludati alla foce del Mississippi, dal boogie di Sex Beat, trasfigurato in un teso assalto all’arma bianca, ai botta e risposta di For The Love Of Ivy, al classico Preachin’  Blues doppiato a folle velocità all’inseguimento delle – invece originali – She’s Like Heroin To Me e Ghost On The Highway, dove il connubio tra punk e country/blues genera due vertici di paura e delirio. Oltre che per il canto demoniaco di Pierce, la band spicca per i fraseggi slide di Ward Dotson (chitarra) e la fervida sezione ritmica formata da Rob Ritter (basso) e Terry Graham (batteria).

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