Album,  E,  Steely Dan

Everything Must Go

Come nel precedente album in studio, si nota l’assenza di molti dei collaboratori che avevano aiutato Fagen e Becker a forgiare il loro inimitabile suono. Eppure nessun elemento è fuori posto, nulla stona, ogni voce modula come quelle ascoltate su Aja e Katy Lied. Il clima è assai rilassato, il funk jazz cullato nel soul è quello di sempre, si ascolta persino, in Slang Of Ages, la voce blues di Becker, mai accaduto prima su un disco del gruppo. Inutile sperare, per poter muovere un appunto, che sia scomparsa dai testi l’aspra ironia di un tempo: è anch’essa lì, ancorata alla storia di questa incredibile e misteriosa band.