Album,  C,  Steely Dan

Countdown To Ecstasy

Il gruppo è già una irresistibile realtà per chi ama il pop raffinato. Non c’è qui guerra al rock, che vive nell’intreccio di chitarre dell’iniziale Bodhisattva, vicino a certe galoppate stile Allman Brothers Band, ma è un dato di fatto che Fagen e Becker siano figli di quel west coast jazz nato tra i ’50 e i ’60 sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Mentre il repertorio dei due inizia a mostrare la profondità di testi sardonici e mai banali, si fanno le prime scelte determinanti: Palmer arretra ai cori, Fagen è la voce guida, altri accorrono, tutti a muoversi sotto lo sguardo attento e severo della coppia già più riverita di LA. Nessun hit di rilievo: solo un suono col quale nessuno può competere.