Album,  C,  Tiziano Ferro

Centoundici

Gli si chiede un disco di appeal commerciale, ma lui fa di più: scrive un disco sincero e personale (Centoundici sono i chili che pesava prima di diventare un sex symbol), e dopo il trait d’union col disco precedente (Xverso, con lo stesso vezzo della X pronunciata ovviamente “per”) travolge il pubblico con le ballate Sere nere e Non me lo so spiegare, che denotano la sua padronanza della metrica, unita a un gusto per il “gimmick” che ricorda Zucchero (Eri come l’oro ora sei come loro, Chi non ha talento insegna).