Album,  B,  Wilco

Being There

Tweedy dà i primi segnali di irrequietezza, stupendo tutti con le divagazioni estetiche e poetiche di diciannove canzoni che scardinano il recinto entro cui si era autoconfinato. Fin troppa abbondanza, forse: ma la ballata psichedelica Misunderstood, il rock battente di Monday (fiati soul e riff alla Rebel Rebel), il clima stonesiano di Say You Miss Me, il glam pop di I Got You (At The End Of The Century), l’organo beat di Hotel Arizona, le reminiscenze “British Invasion” di Outtasite (Outta Mind) e le celestiali nuvole orchestrali di Lonely ampliano di molto il suo vocabolario musicale, giustificando gli entusiasmi della critica rock.