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Arrival

L’impossibile è accaduto. Il gruppo torna in pista (Schon, Cain, Valory, più il batterista Dean Castronovo), senza i servigi di Steve Perry. Per l’incredibile impresa di sostituirlo, viene chiamato l’ex Tall Stories/Tyketto, Steve Augeri, che si dimostra assolutamente all’altezza e dal vivo ha lo stesso splendore del suo predecessore negli anni migliori (come documentato nel DVD Journey 2001, Sony). L’album è in puro stile Journey, con alcune canzoni destinate a diventare nuovi classici. L’attività concertista, torna ad essere una priorità per la band, che raccoglie consensi in tutta l’America.